IN PRIMO PIANOMONDOLFONEWSPOLITICA

Il Comitato Cittadino Mondolfese boccia il documento unico di programmazione della Giunta Barbieri

Il Comitato Cittadino Mondolfese boccia il documento unico di programmazione della Giunta Barbieri

Giudizio negativo sul documento programmatico per gli anni 2021-2023. La questione del consumo del suolo

MONDOLFO – Dal Comitato Cittadino Mondolfese riceviamo: “Nel documento di programmazione la Giunta Barbieri non fa nessun accenno all’emergenza climatica in atto ed ai possibili scenari futuri come dovrebbe fare una giunta lungimirante e preparata”.

“Molti comuni nel nostro Paese hanno approvato mozioni riguardanti la dichiarazione simbolica dello stato di emergenza climatica. Anche nel confinante Comune di Fano è stata recentemente approvata in consiglio comunale, a maggioranza di voti, una mozione che riconosce l’emergenza climatica e considera la tutela dell’ambiente e del territorio come fattore di contrasto ai cambiamenti in atto, ma questa viene vista anche come opportunità indifferibile di sviluppo.

“Tale mozione costituirà la base della programmazione futura di quella città. Con l’approvazione del D.U.P. (documento unico di programmazione), per gli anni 2021-2023 avvenuta il 30 settembre scorso, la giunta Barbieri ripropone invece l’assai limitata visione riguardo i temi della tutela ambientale e della salvaguardia del territorio, già presentati nel proprio programma elettorale, ma soprattutto non accenna minimamente all’emergenza climatica in atto e ai possibili scenari futuri che potrebbero mettere a rischio la fascia costiera.

“La nostra amministrazione continua così a considerare la tutela ambientale e la gestione del territorio seguendo il modello paternalistico che ha contraddistinto l’azione politica dello scorso secolo.

“Il Comitato Cittadino Mondolfese esprime un primo giudizio negativo sul documento programmatico per gli anni 2021-2023 approvato dal Consiglio comunale di Mondolfo, in modo particolare per ciò che concerne le problematiche e i rischi connessi ai cambiamenti climatici. Difatti una parte del nostro territorio risulta già vulnerabile a questi effetti, come quello dell’innalzamento del livello del mare che determinerà nel breve termine l’aumento della frequenza degli allagamenti costieri o del successivo rischio della salinizzazione delle falde costiere.

“Altra questione importante che non è stata affrontata, se non con una sterile dichiarazione, riguarda l’uso e soprattutto il consumo del suolo; siamo il 10° comune della Regione Marche con la maggior percentuale di suolo consumato con ben 504 ettari di suolo sigillato, pari a circa il 20,76% del totale, con un ritmo che negli ultimi anni si aggira attorno ai 40 metri quadrati di suolo cementificato al giorno.

“Oltremodo vanno ricordati tra i punti non toccati dalla programmazione: la salvaguardia del paesaggio, partendo da quello collinare fino a quello perifluviale e vallivo, compreso quello agrario nel quale occorre promuovere almeno il ripristino delle aree incolte di margine; ma anche all’approvvigionamento delle risorse alimentari di prossimità favorendo i produttori locali, alle forme di economia sostenibile sviluppabili partendo dalle peculiarità presenti sul territorio, alla promozione della transizione energetica, alla creazione di aree verdi boscate (vedi “Un bosco per la città”, progetto più volte presentato e sollecitato, ma che non ha mai avuto una risposta concreta), alle forme di equità e di giustizia sociale.

“Tutto questo nel documento di programmazione non viene nemmeno citato. Da parte nostra ci impegneremo a presentare all’opinione pubblica ed alle forze politiche comunali un documento organico che spieghi in dettaglio le nostre proposte”.

QM – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.quimarotta.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *