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Bernacchia: “La Giunta del fare …ha fatto ben poco per Mondolfo”

Bernacchia: “La Giunta del fare …ha fatto ben poco per Mondolfo”

“Nemmeno il Municipio, è stato oggetto di particolari cure”

di ROBERTO BERNACCHIA*

MONDOLFO – In questa campagna per le elezioni amministrative del comune di Mondolfo, ossia per l’elezione diretta del sindaco e il rinnovo del Consiglio comunale, è necessario riportare la discussione su un piano squisitamente razionale, lontani da ogni ideologismo e dal senso di appartenenza partitica, che in questo momento e in questo luogo non hanno veramente alcun significato.

Gli elettori sono chiamati ad esprimere un giudizio su come la giunta “Fare città”, con Barbieri sindaco, ha amministrato il comune nel quinquennio 2016-2021, devono in altre parole valutare obiettivamente i fatti e la realtà.

Riporto di seguito alcuni dati e numeri che ciascuno potrà verificare consultando gli atti ufficiali del Comune oppure semplicemente guardando la realtà dei centri urbani, delle strade, del territorio e delle opere pubbliche.

Per quanto riguarda la gestione delle finanze comunali,  vi è da sottolineare come il Fondo crediti di dubbia esigibilità sia aumentato in maniera esponenziale: questo significa che la giunta Barbieri non riesce a riscuotere le tasse, mentre opprime i soliti contribuenti virtuosi portando l’addizionale Irpef comunale al massimo dell’aliquota, come pure l’Imu, nonostante che la TasiI sia stata abolita.
La giunta del “Fare più tasse”.

L’esempio classico dell’oppressione fiscale è dato dall’avanzo di amministrazione che è troppo elevato: il 77% nel bilancio 2020 è costituito dai fondi accantonati obbligatoriamente per legge.
Si è verificata ultimamente una spesa fuori bilancio di € 62.500 per affido di minori, di cui il sindaco non ha saputo dare spiegazioni convincenti; non solo, ma nel consiglio comunale del 14 giugno scorso non ha aperto proprio bocca rimediando una figura meschina.

Tra le uscite previste ed eccessivamente alte nel bilancio comunale, risaltano quelle relative alle spese legali e quelle improprie relative alle “comunicazioni” (tradotto: propaganda politica). La spesa per l’ indennità di sindaco e assessori è aumentata annualmente complessivamente di € 16.700 rispetto a quelle della precedente giunta Cavallo.

Gestione del centro storico e delle relative opere. Sul bastione Sant’Anna si è già detto abbastanza: i lavori, finanziati dalla Regione Marche, si sono concentrati principalmente su alcuni ambienti ipogei a ridosso del bastione vero e proprio, che non è stato toccato.

Per via San Michele si può solo dire che la promessa non è stata mantenuta. «Non rientra tra le priorità della giunta» ha dichiarato in seguito il sindaco a una trasmissione televisiva. Si ha, in realtà, l’impressione che l’intero centro storico non rientri tra le priorità della sua giunta.

Piazza del Comune rappresentava l’alternativa all’intervento di via San Michele,  o meglio la scusa per il non intervento; ma anche qui non si è fatto nulla perché nel frattempo non è stato nemmeno affrontato il problema dei parcheggi.

Chiostro di Sant’Agostino. Si parla ora di lavori di restauro dell’intero chiostro, in realtà però limitati a un lato del porticato già puntellato da almeno 10 anni. Qui sono stati montati dei ponteggi, ma dei lavori non se ne parla proprio. Nel frattempo, però, i cittadini pagheranno l’affitto dell’intera impalcatura. Per quanto riguarda il ripristino del lato opposto, verso via Cavour, il sindaco avrebbe avuto la possibilità di far acquisire dal comune una proprietà, prima che venisse ceduta in affitto, e non ne ha voluto sapere.

Nemmeno l’edificio simbolo dell’Amministrazione comunale, il Municipio, è stato oggetto di particolari cure. Dopo la caduta di frammenti del fregio o cornicione, l’Amministrazione ha provveduto per due volte a installare semplicemente una rete protettiva, ma si è ben guardata dall’impegnarsi per un restauro conservativo del fregio.

Sempre nel centro storico, l’edificio del vecchio ospedale Bartolini, prospetto posteriore che si affaccia sul cortile interno, versa in uno stato a dir poco pietoso, mentre il comune continua a rimpallarsi le responsabilità con l’Asur Marche-Area vasta 1.

Fuori del centro storico, per il monumento di maggior rilevanza del territorio, la chiesa di San Gervasio, abbiamo dovuto riscontrare il nulla assoluto, nonostante le segnalazioni e le denunce circa il suo stato di degrado.

L’elenco delle opere non realizzate potrebbe continuare per altri dieci fogli, ma ci fermiamo qui per stanchezza. Passiamo alle opere realizzate.

Campo sportivo di via Fermi: l’intervento era già stato progettato dalla precedente giunta, che aveva chiesto pure finanziamenti al Coni. La giunta Barbieri ne ha ereditato l’idea.

Ciclovia Adriatica: la giunta in carica ha continuato un’opera già concordata dalla giunta precedente con i comuni di Fano e di Senigallia, ma lo ha fatto sacrificando i parcheggi nella zona dell’abitato di Marotta.

Istituto Fermi, Scuola media di 1° grado. I lavori sono iniziati da più di un anno, ma sono ben lungi dal loro completamento. Nel frattempo due scuole, primaria e secondaria (due cicli scolastici distinti), sono ammassate in un unico edificio.

Ce ne sarebbe abbastanza per capire, al di là di ogni ragionevole dubbio e riserva, che il governo del comune da parte della giunta Barbieri si è sempre caratterizzato per carenza di progettualità e di opere di ampio respiro. In più si è riscontrata la tendenza ad attribuire a sé meriti non propri o quanto meno non interamente propri.

D’altro canto, si è cercato di impressionare gli elettori con iniziative di immediato successo mediatico (inaugurazioni, tagli di nastro, cerimonie di apertura, ecc.).

Sull’ordinaria amministrazione c’è poco da dire: per essa basterebbero i soli impiegati comunali. Anzi, questi farebbero addirittura meglio, se non fossero disturbati dai “politici” in carriera.

Un bilancio, tirate le somme, abbastanza magro, per una giunta che si denomina “Fare …”.

Un’ultima considerazione riguarda proprio questo verbo: tra i tanti “fare” inseriti nel programma elettorale della nuova giunta Barbieri figura pure il “Fare ambiente”. Ultimamente ci è giunta notizia della richiesta di installazione di una stazione radio per telefonia mobile sulla torre dell’acquedotto, in pieno centro a Mondolfo, da parte di Iliad Italia Spa. Non conosciamo le decisioni in merito del sindaco, che si suppone non abbia interesse a divulgare notizie del genere in periodo di campagna elettorale. Ma non vorremmo che si aggiungesse, dopo la data del 4 ottobre prossimo, ai tanti “fare” anche un “Fare inquinamento”.
*Candidato al Consiglio comunale nella lista civica Futura – Mondolfo

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