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Maxi operazione antidroga a Marotta con arresti e denunce

Maxi operazione antidroga a Marotta con arresti e denunce

I carabinieri – l’indagine è stata avviata nella primavera dello scorso anno – hanno documentato una vasta rete di spaccio di cocaina

MAROTTA – Una maxi operazione antidroga (denominata Mare d’inverno) effettuata dai Carabinieri del comando provinciale di Pesaro Urbino, ha portato all’individuazione di una banda di spacciatori che aveva il suo centro a Marotta.

Sono state arrestate e portate in carcere, in base ad un’ordinanza del Gip del Tribunale di Pesaro, quattro persone residenti nelle province di Benevento, Milano, Perugia ed Ancona. Altre otto, invece, sono indagate, ma restano a piede libero. Contestualmente sono state eseguite le perquisizioni locali e domiciliari.

Nel corso delle indagini i carabinieri hanno documentato più di 30 episodi di spaccio per un quantitativo di nove chilogrammi di cocaina, di cui 1,5 chili sottoposti a sequestro.

L’organizzazione aveva scelto un campeggio, a Marotta, come base per i suoi affari. La droga era stoccata in un agriturismo in provincia Perugia. Da qui veniva frazionata in pacchetti da 100/500 grammi e fatta arrivare a un ristorante all’interno di un camping sulla costa marchigiana. Da qui lo smistamento verso lo spaccio diretto ai consumatori finali.

L’indagine, avviata nella primavera del 2022, ha consentito di documentare l’elevata operatività, sul territorio di Marotta, di un gruppo di persone in grado di immettere sulle piazze locali di spaccio grandi quantità di cocaina, nonché di destinarne cospicue partite al mercato illecito delle province di Ancona, Perugia e Rimini.

L’attività investigativa ha dimostrato ruoli e modalità operative di ogni singolo indagato, facendo emergere, inoltre, che lo stupefacente veniva stoccato e tenuto in deposito, in grandi quantità, all’interno di un agriturismo in provincia di Perugia, nella disponibilità di alcune delle persone indagate. Da qui, dopo essere stato opportunamente frazionato in quantitativi variabili (si parla di quantità comprese tra i 100 ed i 500 grammi), lo stupefacente veniva trasportato, con auto non riconducibili a nessuno degli interessati, presso un ristorante annesso ad un campeggio estivo di Marotta, gestito da due degli indagati. Presso quest’ultimo luogo aveva luogo lo smistamento della droga in favore degli acquirenti finali, i quali, a loro volta, provvedevano a tagliarla e suddividerla in singole dosi destinate poi alla cessione al dettaglio.

Con riferimento all’area di Marotta e di Mondolfo, le indagini hanno dimostrato che le attività di spaccio di cocaina al dettaglio erano appannaggio di due degli arrestati, i quali si avvalevano di altri soggetti a cui era affidato il compito di provvedere alla vendita della droga agli occasionali clienti. Grazie ai numerosissimi servizi di osservazione eseguiti dagli investigatori, si è accertato che la droga veniva nascosta in anfratti esistenti presso vari condomini, non riconducibili agli interessati, come ad esempio all’interno dei tubi degli impianti di condizionamento o dentro le canne fumarie, pronta per essere prelevata e ceduta a terzi.

Addirittura si è scoperto che gli indagati per occultare le dosi di cocaina utilizzavano delle scatolette metalliche artigianali, delle dimensioni di un pacchetto di sigarette, a cui erano applicati dei magneti, così da poter essere attaccate sotto le autovetture in sosta, dentro le porte scorrevoli degli ascensori, perfino ai pali metallici dell’illuminazione pubblica. Manufatti come questi venivano occultati in vari punti del centro urbano, per consentire allo spacciatore di avere l’immediata e diretta disponibilità dello stupefacente per soddisfare le richieste dei clienti provenienti da ogni parte della provincia, specialmente nel periodo estivo.

L’operazione è stata portata a termine da 40 militari del Comando provinciale di Pesaro e Urbino, con la collaborazione di personale delle Compagnie di Senigallia, Montesarchio (Benevento), Milano Monforte e Gubbio (Perugia), con l’ausilio delle unità cinofile antidroga dei Carabinieri di Pesaro. I carabinieri hanno dato esecuzione al provvedimento restrittivo e, contemporaneamente, hanno effettuato numerose perquisizioni locali e domiciliari durante le quali si è proceduto a sequestrare la somma complessiva contante di 25.000 euro, cellulari ed appunti manoscritti, che gli inquirenti ritengono potrebbe riguardare la rendicontazione dell’attività di spaccio. Nel corso di una perquisizione, a Marotta, un italiano è stato trovato in possesso di un chilo e mezzo di marijuana e 5 grammi di cocaina e quindi tratto in arresto in flagranza di reato, diventando di fatto il 13imo indagato nell’inchiesta.

Sono stati infine rinvenuti 25 grammi di cocaina, suddivisa in dosi, occultati in diverse aree pubbliche di Marotta di Mondolfo, ove avveniva lo spaccio al dettaglio.

 

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