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“Nel Centro storico di Mondolfo si interviene solo se i fondi provengono dallo Stato o dall’Europa”

“Nel Centro storico di Mondolfo si interviene solo se i fondi provengono dallo Stato o dall’Europa”

Presa di posizione del Comitato cittadino Mondolfese: “Non un solo euro di bilancio comunale è stato investito dall’attuale Amministrazione nella valorizzazione del nostro patrimonio monumentale”

MONDOLFO – Dal Comitato cittadino mondolfese riceviamo: “Titoli cubitali per una notiziola da quattro soldi. Non v’è dubbio che quest’Amministrazione in quanto ad ANNUNCITE è proprio allo stadio terminale.
Informare che presto inizieranno i lavori di consolidamento delle volte dell’ala Nord del Chiostro di Sant’Agostino è semplicemente ridicolo dopo che per dieci anni sono state sorrette da tralicci metallici senza che l’attuale amministrazione, dal 2016 ad oggi, investisse un centesimo di fondi comunali propri per i lavori.
“Non dimentichiamo che il completamento di locali con il rifacimento della scala, relativi arredi e recupero di spazi per i locali adibiti a museo sono lavori che la precedente amministrazione ha portato avanti.
“I tralicci già esistenti in legno, veramente inguardabili e pericolosi, sono stati sostituiti dalla precedente amministrazione.
“Tanto per confutare la “storiella” che tutto inizia con la giunta Barbieri, come se i cittadini ed associazioni locali che hanno sempre avuto a cuore il problema non fossero mai esistiti. La questione è ormai trita e ritrita.
“Le Amministrazioni comunali passano ma il peccato originale non viene cancellato. Gli Amministratori parlano e straparlano di Centro storico ma alla fine dei conti gli interventi volti a manutentare edifici e strutture monumentali si realizzano solamente se i fondi provengono dallo Stato o dall’Europa, vedi Bastione Sant’Anna (lavori realizzati con fondi europei ripartiti dalla Regione)
“Non un solo euro di bilancio comunale, cioè di risorse locali, è stato investito da questa Amministrazione nella valorizzazione del nostro patrimonio monumentale, a riprova della totale mancanza di volontà politica di agire in questa direzione.
“Ma com’è possibile un ribaltamento così plateale della realtà? Ne sanno qualcosa i pochi o tanti curiosi che vengono a visitare Mondolfo.
“Dopo essersi recati presso l’Ufficio Informazioni Turistiche presso il Chiostro sono sopraffatti dalla visione deprimente del quarto lato ancora tamponato e se ne escono delusi ed anche un po’ arrabbiati per la presa in giro.
“Ecco il biglietto da visita di UNO DEI BORGHI PIÙ BELLI D’ITALIA: un bellissimo Chiostro con un ciclo di Affreschi su Sant’Agostino di rara fattura con un lato del deambulatorio ancora tamponato e di proprietà privata.

“E il Comune che fa? Nulla di nulla! Anzi se mai sono state intraprese iniziative, come la riapertura del Terzo lato, queste risalgono a 25 anni fa (prima amministrazione Sgammini) e l’acquisizione degli spazi soprastanti il quarto lato grazie all’intuizione del funzionario geom. Bergami, durante la gestione commissariale del dott. Pellos dal 2005 al 2006. Poi il buio.
“Anzi a chi, nelle precedenti Amministrazioni, si è attivato per porre in essere azioni volte all’acquisizione degli spazi privati del quarto lato, “conditio sine qua non” della sua riapertura, sono state legate le mani frapponendogli ostacoli e veti d’ogni genere.
“Mentre l’attuale Amministrazione ha, semplicemente, ignorato e poi rimosso dalla propria agenda la questione.
Accontentandosi che Tanto Mondolfo è “UNO DEI BORGHI PIÙ BELLI D’ITALIA”. Così saremo tutti felici e contenti”.

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