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Allarme sanità: guardia medica notturna e festiva sospesa a Mondolfo e ridotta all’osso a Fano

Allarme sanità: guardia medica notturna e festiva sospesa a Mondolfo e ridotta all’osso a Fano

Daniele Ceccarelli: “L’Area Vasta 1 ha il compito di riorganizzare il servizio a livello provinciale, sulla base dei criteri degli accessi storici e della presenza di strutture residenziali”

di DANIELE CECCARELLI*

MONDOLFO – I comuni di Fano e Mondolfo fino al 28 febbraio scorso avevano garantite due postazioni di guardia medica complete H24, dal 1° marzo c’è un servizio ridotto con sede a Fano dal venerdì alla domenica, negli altri quattro giorni bisogna rivolgersi alle sedi di Calcinelli oppure Fossombrone. A Mondolfo è completamente sospesa.
Una popolazione di più di 80.000 persone (Fano, Mondolfo, San Costanzo e Monteporzio) con una guardia medica il cui orario complessivo è stato tagliato del 75% .
Una situazione paradossale, è come invitare gli utenti a rivolgersi presso i Pronto Soccorso ospedalieri, notoriamente sotto stress per via della pandemia.
Con ciò negando tutti i presupposti del PNRR che vuole la medicina territoriale più attenzionata per evitare l’eccessivo ricorso ai servizi ospedalieri.
Anche il capogruppo di FdI in consiglio regionale, Carlo Ciccioli, sollecita la Regione a prestare più attenzione al reclutamento del personale, personale aggiuntivo, che è essenziale, per far fronte all’aumentata cronicità (così il 17 marzo al trentennale del 118, in Ancona).
L’accordo siglato il 7 marzo scorso dalla Regione Marche con due sindacati dei medici (FIMMG e SNAMI), contrari i sindacalisti dello SMI, prevede l’aumento del compenso orario, per i medici di continuità assistenziale, da € 23,31 ad € 30 (per chi sceglie una sede scoperta), ad € 40 (per chi sceglie più di una sede scoperta).
Accordo che corre il rischio di venir vanificato dall’aumento del costo del carburante, il medico che abita lontano preferirà una sede più vicina alla sua residenza.
L’accordo del 7 marzo prevede anche la riorganizzazione regionale del servizio di guardia medica, sulla base della sede “HUB” garantita H24, e la sede “SPOKE” il cui servizio si interrompe alle 24 di ogni giorno (20-24, tutti i giorni. Il sabato e la domenica dalle 8 alle 24, la modalità H16. Dalle 24 alle 8, bisogna rivolgersi alla sede “HUB” oppure al 118).
Insomma le prospettive di avere il servizio come era fino al 28 febbraio sono sempre più a rischio.
Il comune di Mondolfo però ospita una Casa della Comunità, una RSA, due Case di Riposo (la San Francesco di Marotta e la Nella Carradorini di Mondolfo) e sarebbe proprio il colmo che la sospensione del servizio di guardia medica da provvisorio divenga definitivo per il suo territorio.
L’Area Vasta 1 ha il compito di riorganizzare il servizio a livello provinciale, sulla base dei criteri degli accessi storici e della presenza di strutture residenziali, comprendiamo le difficoltà del momento, ma non vorremmo come spesso accade che sia la popolazione della Casa della Comunità di Mondolfo a rimetterci.
Invitiamo, pertanto, i sindaci ed i consiglieri comunali interessati a monitorare la situazione costantemente e ricordiamo che le scelte dell’Area Vasta 1 sono semplici atti amministrativi, non sono il Decalogo.
E come tutti gli atti amministrativi possono essere impugnati presso il TAR se si dovessero ravvisare eccessive sperequazioni a nostro danno.

*Comitato per la salute pubblica – Mondolfo

 

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